La meravigliosa musica e voce delle piante

Tra i molti segreti esoterici degli  strabilianti templi sotterranei della città di Damanhur, vicino ad Ivrea, la sala della Terra, offre uno straordinario esempio di un nuovo modo, simbiotico, di vivere il rapporto tra l’uomo e la natura: è la musica delle piante.

Si tratta di un’esperienza unica, quasi ai limiti dell’incredibile ma, per chi la prova in prima persona, è qualcosa che si imprime in modo indelebile nell’anima e nella mente, nella memoria e nel corpo.

Per condividere all’interno della nostra comunità del Wellthiness l’emozione della musica o della voce delle piante, questa volta, vi parlerò di un’esperienza personale.

Qualche mese fa stavo preparando un evento per il lancio dell’olio degli ulivi millenari , l’oro dei giganti, e, mentre cercavo qualcosa di particolare, in grado di rendere indimenticabile l’occasione, mi sono imbattuta nel sito web di Laura e Tiziano.

 
 

Ciò che ha immediatamente attirato la mia attenzione era il tipo di attività che, per pura passione, svolgevano i due protagonisti:  avevano messo a punto una tecnica per consentire di sentire le “voci” delle piante.

 

Tiziano, esperto di informatica, aveva un software che, registrando le variazioni di intensità del segnale elettrico tra le radici e le foglie delle piante, sintetizzava gli input raccolti e li trasformava in sequenze musicali.

Dal canto suo, Laura,  musicista con un infinito amore per la natura ed una sensibilità eccezionale, forniva una spiegazione del fenomeno e suggeriva una serie di riflessioni tanto profonde, delicate e sottili quanto semplici e da tutti comprendibili, sul rapporto uomo-natura, sul rispetto dell’ambiente, delle altre creature presenti e future.

In alcune situazioni Laura suonava uno strumento e si verificava un fenomeno molto curioso e toccante. Le piante armonizzavano la propria ‘voce’ sulla melodia dello stumento, ossia la donna e la pianta suonavano insieme.

Ebbene, senza molto esitare, i due ‘signori delle piante’, hanno accettato di prendere parte al vernissage.

Al momento, sinceramente, ero soltanto affascinata dalla novità e, malgrado, credessi che non si trattasse di una burla, ma di un fenomeno vero, non avevo la minima idea di quale tipo di esperienzia stavo per compiere.

Giunta nel luogo dell’evento con un certo anticipo, ho avuto modo di parlare a lungo con Laura e Tiziano e, nel corso della discussione, ci siamo sintonizzati immediatamente.

Usavamo lo stesso linguaggio della natura, della sensibilità, dell’empatia, delle emozioni, del poli-/multi-sensualismo.

Come magici elfi riuscivano a sedurre e dare una pace interiore con la straordinaria semplicità, autenticità e naturalezza del creato.

E, quando hanno messo in funzione la loro strumentazione  servendosi di una pianta di geranio e di unUlivo  l’intero scenario si è magicamente trasformato.

Le piante reagivano agli stimoli luminosi, al silenzio della stanza, alle emozioni che invadevano con tutta la loro riottosa tracotanza, lo spazio ed il tempo.

Inizialmente le due piante erano  in silenzio, non producevano nessun suono: stavano ascoltando il silenzio della platea, stavano “studiando” la situazione.

Una volta abbassate le luci, il geranio ha iniziato ad emettere un flebilissimo suono, “per non disturbare” Laura che parlava.

Allorchè l’oratrice ha accarezzato le foglie del geranio, ecco che è iniziata una meravigliosa armonia.

La musica delle piante, sintetizzata mediante il bio-feedback, è universale, atavica, delicatamente imponente. Laura spiegava che le piante “utilizzano scale arcaiche. Tali scale si rifanno alla modalità greca antica e sono formate da una successione di 4 suoni discendenti (tetracordi) compresi nell’intervallo di una “quarta giusta”. E’ dall’unione di più tetracordi  che nascono le armonie musicali composte dalle piante.  Secondo i teorici greci le melodie composte su ciascuna di queste armonie sono contraddistinte da un carattere particolare, con effetti propri dell’armonia stessa sulla volontà e sulla psiche umana. Per  capire ciò che le piante vogliono comunicare a chi le ascolta occorre quindi porsi in un particolare stato emotivo”.

Una delle emozioni più intense è stato quando ho io stessa accarezzato le foglie del geranio ed il tronco dell’ulivo.

Sentendo la loro musica, mi è diventato ancora più chiaro perchè, abbracciare le piante, sia un’esperienza unica, energetica, rasserenante, vitale… in una parola, di Wellthiness.

Per capire di che si tratta, basta ascoltare (non solo sentire!) le vibranti o grevi note prodotte, le intense o vivaci voci delle singole piante.

Suoni, musiche che variano in ragione della posizione occupata dal vegetale in questione nella scala evolutiva. Così, se le antichissime Felci hanno una voce maestosa, corposa, densa, piena, l’ Achilleapiù recente in termini evolutivi, frizzante, vivace, acuta.

Ovviamente le storie e le curiosità attorno all’argomento sono infinite. C’è la donna che, dopo avere divorziato dal marito, non si è più presa cura della pianta che egli le aveva regalato ed, in risposta, la pianta stessa, non si esprimeva più. C’è l’uomo che, non credendo a quanto stava assistendo, ha inveito contro un albero gigantesco che ha subito smesso di suonare e non ha più ricominciato sino a quando l’insultatore non gli si è riappacificato. C’è lo stupre dei bambini quando sentono la musica delle piante venendone rapiti. C’è il fatto che le piante senza un proprietario si limitano ad emettere un’accozzaglia di suoni disconnessi ed, appena vengono acquistate, iniziano a produrre una musica armonica….

Si potrebbe procedere all’infinito nella narrazione di aneddoti curiosi e molto istruttivi, e, magari, se qualcuno di voi lo desiderasse, approfondiremo insieme la riflessione.

Ma, prima di concludere il post, permettetemi di commemorare Laura che ci ha lasciato poco tempo fa.

Di lei conserverò il ricordo di attimi speciali ed il grande insegnamento olistico e di Wellthiness che mi ha dato.

L’unico rammarico è che adesso, Tiziano non prosegue più nell’attività.

Mi sembra comprensibile e condivisibile dal punto di vista umano, però, caro amico delle piante, che so sei anche tu parte del nostro piccolo mondo del Wellthiness, devo ammettere che mi dispiace. Mi dispiace molto. Soprattutto quando penso alla potenza del vostro  messaggio ed a quanto avrebbe potuto giovare oggi una testimonianza unica come le vostre voci di piante.   

Qui sotto riporto il link che rimandano agli audio file con le voci delle diverse piante:

alocasia, betulla, ciclamino, dracena, edera, felce, ficus, gelso, ginko biloba, lavanda, magnolia, noce del caucaso, noce, oleandro, olmo, philodendro, quercia, rosa (quisse de nynphe), rosa (gallica versicolor), rosa (golden shaowers), rosa (medmaid), sambuco, sorbo, sphatipillum, stella di natale, nepenthes, tageto, tiglio, ulivo

achillea, assenzio, belladonna, calendula, cicuta, echinacea, elicrisio, erba stregona, iperico, issopo, malva, starmonio, verbena

Una Risposta a “La meravigliosa musica e voce delle piante”

  1. Grazie …….

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