L’aura: esiste davvero? Storia, colori e personalità

Una costante in molte epoche e culture profondamente diverse tra loro, è di rappresentare gli esseri umani, specialmente i più meritevoli, attorniati da uno speciale alone luminoso.

Così, partendo dai santi, Gesù e la Madonna, nel cristianesimo, si distinguono per l’aureola che ne segnala la santità la tradizione cristiana si giunge ai dipinti indiani o le rappresentazioni buddiste dove è abbastanza comune imbattersi, di nuovo, in aloni luminosi attorno alle persone.

Ma di che cosa si tratta? Esiste davvero l’aureola, l’aura? Oppure è solo un’invenzione religiosa, filosofica? Che cosa è l’aura? È la nostra anima? Un semplice flusso di energia che tutti i viventi emanano? È il nostro angelo custode? O solo uno stratagemma pittorico, immaginifico, simbolico? È la semplice trasposizione grafica dell’immateriale, del nostro valore, delle nostre virtù, dei nostri talenti?

Di norma, per Aura, si intende un’invisibile, sottile essenza o fluido che emana da animali e corpi e, secondo aluni, persino da oggetti umani. In termini scientifici nonn si riesce ancora a dare una spiegazione né, invero, a dimostrarne inequivocabilmente l’esistenza. Tuttavia, ci sono varie ipotesi giustificatorie dotate di una certa credibilità. In primis c’è il fatto che il nostro sistema nervoso emette una serie di segnali elettrici di maggiore o minore intensità. Ebbene, perquanto siano minimi, sono sempre correnti elettriche che, secondo il principio dell’elettromagnetismo, generano un campo elettomagnetico il quale non si può ancora rilevare con la strumentazione disponibile al momento. Non possiamo poi dimenticare che il nostro corpo è una costante donte di calore, come dimostrano evidentemente le riprese ad infrarossi. Così, non è da escludere nemmeno che l’aura possa essere ricondotta proprio a ciò. è attraversato Che una serie di energie vitali mantengano in vita gli esseri viventi e li controllino è fuori di ogni dubbio. Pare che l’aura possa essere percepita solo da alcune persone particolarmente sensibili come profeti, mistici, veggenti…

L’AURA NELLA STORIA

Testimonianze dell’esistenza dell’aura punteggiano costantemente la storia dell’umanità. Nell’Antico Testamento l’aura la luce che emana Mosè quando scende dal Monte Sinai portando al popolo Eletto le Tavole della Legge. A livello iconografico, la tradizione ha rappresentato tale aura con due corni sulla fronte del Patriarca. Nel Libro, si spiega che Mosè è tanto invaso dalla grazia di Dio da risplendere al punto tale da essere costretto coprirsi il volto con un velo per non spaventare il popolo. Per alcuni anche l’arcobaleno che Noè vede dopo il diluvio unversale è, in un certo senso, l’aura della Terra rinnovata nell’alleanza con Dio. Ma l’aura non si inserisce soltanto nella tradizione giudaico-cristiana. Zoroastro, o, come voleva Nietzche Zaratustra, sembra sia stato il primo a a parlare esplicitamente di aura in un periodo che data tra il 1000 ed il 600 a. C. Gli antichi Egizi ed i Greci la associano alla risurrezione. Insieme agli indiani ed ai Romani, usanol’aura per indicare, a livello grafico-pittorico, e forze soprannaturali e gli stati mistici. Ed, ancora, il divulgatore della dottrina di Ahura Mazdah sostiene che tutti gli dei ne hanno una e, persino la Terra ha la sua aura che, ogni sera, risale verso il cielo, verso il dio della luce, poi discende verso le stelle ed un angelo la accoglie con un carro per portarla a spandere di nuovo irradiando la sua luce ovunque. L’aura è dunque una prerogativa degli uomini più grandi e più santi. Partendo da Ahura Mazdah, il primo ad essere raffigurato con un aureola, si passa ai santi cristiani ed allo stesso Cristo Pantocrator aureolato e racchiuso in un’ulteriore aura dai colori dell’arcobaleno, quasi a rinnovare il primo patto di Dio con la Terra. Ma anche Budda non manca di avere il capo ed il corpo circonfusi da due dischi che simboleggiano l’aura superiore e l’aura inferiore. Persino Maometto ha una sua aura, una fiamma che gli circonda il corpo e sale al cielo formando una lingua di fuoco. Nella Teosofia è l’akasic, l’aura magnetica alla quale contribuiscono sia la mente sia il corpo, nella metafisica indiana è descritta come un’emanazione che si può percepire solo da chi si trova in uno stato di perfetta tranquillità. Nel Medioevo una serie di racconti porta a dedurre che l’aura sia un’emanazione fisica. E, di seguito, secondo le cronache seicentesche, il Beato Tommaso da Cori, pastore fattosi francescano nel 1675, durante le prediche emana una tale luce da illuminare la chiesa, mentre la cella di san Luigi Bertràn, vissuto nel 1500, è sempre illuminata come se all’interno ci fossero lampade potenti. Dopo un periodo di quasi oblio, il tema dell’aura riemerge, prepotnte, nell’Ottocento. Rudolph Steiner, il fondatore dell’antroposofia, sostiene che non è indispensabile vederla con gli occhi, perché la possiamo avvertire anche con la mente. A sua detta, c’è una precisa correlazione cromatica tra l’aura e lo stato nel quale ci troviamo. Ogni colore è sinonimo di uno stato d’animo così, per lui una persona in collera può essere percepita, a livello intuitivo, come rossa, mentre una persona calma e riflessiva può essere avvertita come azzurra. Edgar Cayce, medium e guaritore americano morto nel 1945, afferma di saper distinguere l’aura delle persone e in base ai colori che vede di riuscire a diagnosticare le loeo condizioni fisiche. Per inciso, che sostiene che esiste l’aura, la descrive come un alone di vari colori che s’irradia fino a 60 cm dal corpo. E si ritiene che ciascuno dei colori indichi un preciso stato d’animo ed una particolare patologia, supposto che le malattie siano determinate da una disarmonia dell’insieme mente-spirito. Nel 1911, Walter J. Kilner afferma che l’aura umana è visibile con mezzi meccanici e pubblica le sue ricerche. Ogni copia del volume contiene una lente colorata con un’apposita sostanza chimica che, a sua detta, consent di vederel’aura avrebbe permesso di vederla in tre stati separati. Semyon Davidovic Kirlian, tra il 1939 ed il 1957, mette a punto un congegno ch dovrebbe fotografare l’aura mettendo i soggetti dentro dei campi magnetici ad alto voltaggio. Il loro sistema, detto “camera Kirlian” è stato contestato da molti, però c’è anche chi sostiene che l’emanazione, prodotta dal sudore possa essere utile alla diagnostica medica, peccato che le foglie non sudano. È poi la volta di Lyall Watson che, nel 1973, ipotizza che l’aura vista dai mistici e dai sensitivi sia una vera emanazione fisica percepita solo da chi ha occhi sensibili alle onde luminose a bassa frequenza. Nel 1995, K. Korotkov elabora, con la sua équipe, una variante della “camera Kirlian”. Sulla corrispondenza fra le dita della mano e gli organi interni, esaminando la mano dice di poter diagnosticare le carenze bioenergetiche degli organi corrispondenti.

I COLORI DELL’AURA

Chi crede nell’esistenza dell’aura ritiene che sia, generalmente una miscela di vari colori e che ogni auraabbia una sua caratteristica tonalità in grado di denotare la personalità di un individuo. Proviamo a vedere insieme come viene associato il colore dell’aura alla personalità tramite una serie di attributi personali, spirituali, relazionali… espressi dalle tinte stesse:

• Blu: persona preoccupata, sensibile, affettuosa, disponibile, leale, compassionevole, pacifica, desiderosa di essere al servizio e di aiutare e sostenere gli altri. competitiva, vincente,  coraggiosa, con una certa forza di volontà, sessuale, imprenditore, promotore.

• Verde: persona brillante, orientata agli obiettivi, ambiziosa, materiale, comunicativo, in cerca di lusso, di leadership, di responsabilità, organizzatore, progettista ambizioso.

• Bianco: persona trascendente, camaleontica, spirituale, tranquilla, illuminata, sensibile.

• Arancione: persona che adora il piacere, il divertimento, la sfida, l’emozione, che è positiva, orientata all’azione, all’eccitazione, produttiva e creativa.

• Rosso: persona energica, leader, vincitrice, eccitata, competitiva, vincente,  coraggiosa, con una certa forza di volontà, sessuale, imprenditore, promotore.

• Viola: persona intuitiva, artistica, idealista, magica, sensuale, teorica, futuristica, visionaria, carismatica ed anticonformista.

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