Brooke, 17enne con corpo di bebé guarisce da sola da tuomori, ulcere e coma…

Il corollario del Wellthiness, accanto al Benessere, alla Salute e alla Felicità, è la Salvezza che, come abbiamo ripetutamente visto, può assumere sia una connotazione meramente spirituale e metafisica sia una più materiale, legata alla sopravvivenza ed ai vari miti dell’immortalità, dell’elisir di lunga vita, la fonte dell’eterna giovinezza…

E se ad enfatizzare, sino al parossismo, la componente più fisica è la corrente deviante del Wellthiness che sfocia nel salutismo (che, giova ricordarlo, erge la salute ad unico valore della vita), non mancano però anche aree più moderate di pensiero sulle quali punta, per esempio tutta la pubblicità relativa ai prodotti di bellezza anti-age, agli integratori dietetici intesi come elisir di lunga vita,…

 

In un simile discorso si inseriscono anche gli sforzi della scienza per cercare di capire il segreto dell’invecchiamento e come preservare l’organismo il più a lungo possibile giovane, in forza, sano, vigoroso…

All’interno di un simile panorama si colloca anche lo studio di alcuni scienziati americani, su Brooke Greenberg, una ragazza di 17 anni che  pare del tutto immune all’invecchiamento.

Così, se la storia di Benjamin Button, raccontata dal film con Brad Pitt, di un uomo nato vecchio che ringiovanisce con il tempo, ha scosso gli animi di tutto il mondo, nella vita reale, c’è proprio Brooke, l’adolescente statunitense, terza di quattro sorelle, che, a causa di una patologia rara, il non-invecchiamento, è restata una bebè.

Gli esperti stanno esplorando con molta attenzione il DNA della teenager che, con i suoi 75 cm di altezza ed il peso di 7 kg, è come se avesse un anno.

L’età di tutto il resto del suo corpo non è qualificabile, ad eccezione dei cappelli e delle unghie che crescono normalmente.

Ciò che è stupefacente è che ogni arto sembra crescere in autonomia quasi fosse staccato dal resto del corpicino e vivesse di vita propria. 

Pertanto, si tratterebbe di  In-divisus molto particolare.

Anche i suoi comportamenti e la sua mente sono fermi ad un anno di età.

Gli scienziati, malgrado si stiano impegnando per risolvere il mistero e sperino di  riuscire a trovare qualche nuova informazione sulla questione dell’invecchiamento, al momento non sono ancora riusciti a venire a capo di nulla.

Un altro aspetto misterioso di Brooke è che, sebbene poco dopo la nascita le fosse stato diagnosticato un tumore al cervello, esso è guarito da solo. Ma non è tutto, è guarita da sola anche da 7 ulcere perforanti e da 14 giorni di coma: tutto  senza una spiegazione razionale o plausibile.

Al momento, non potendo attribuire al tumore al cervello la causa dello stato di Brooke, gli scienziati si stanno concentrando sul suo DNA.

Secondo l’indagine preliminare, la mancata crescita dell’adolescente potrebbe essere legata al difetto di alcuni geni che portano il resto dell’umanità ad invecchiare.

Se una simile ipotesi fosse effettivamente confermata, questa ricerca potrebbe aprire agli scienziati un nuovo scenario sull’invecchiamento e persino suggerire inedite terapie per le patologie legate alla senescenza.

“Pensiamo che le condizioni attuali di Brooke siano per noi un’opportunità unica per capire il processo dell’invecchiamento- dice Richard Walker, professore dell’Università della South Florida School of Medicine, a capo del team di ricercatori che si occupa del caso.

“Riteniamo che abbia subito una mutazione nel gene che controlla l’invecchiamento e lo sviluppo così che sembra quasi che sia congelata nel tempo. Se potessimo confrontare il suo genoma con una sua versione normale potremmo trovare i geni implicati e vedere esattamente come lavorano e come controllarli”. 

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